Come Lei saprà la provincia di Frosinone, a causa del piano di rientro dal debito della Regione Lazio, è oggetto di continui e dolorosi tagli al proprio servizio sanitario. Non vengono risparmiati reparti e intere strutture ospedaliere, come anche servizi di eccellenza quale ad es. l’ematologia di Frosinone, che serve a curare pazienti con patologie devastanti. Nel giro di pochi anni nel territorio della Asl Fr si è passati ad un rapporto di 1,3 posti letto per mille abitanti, invece dei 3,7 posti letto per mille abitanti prescritti dai Livelli essenziali di assistenza governativi. Le liste di attesa si allungano da mesi ad anni, sia per operazioni chirurgiche, anche banali e sia per le visite specialistiche e diagnostiche fulcro della medicina preventiva. La preoccupazione aumenta ancor di più se pensiamo che stiamo vivendo in un ambiente, come quello della nostra Ciociaria, indicato come uno dei più inquinati d’Italia.
Questa ormai cronica disorganizzazione dei servizi sanitari, spinge gli utenti alla ricerca di cure più efficaci in strutture esterne alla nostra Asl, provocando una mobilità passiva che coinvolge il 50% dei pazienti ciociari, con un peso sul bilancio annuale della Asl Fr di diversi centinaia di milioni di euro. Quanti medici e infermieri potrebbero essere assunti con queste risorse? Quanti posti letto recuperati?
Questo disastro socio-sanitario è l’ambiente ideale per lo sviluppo delle peggiori pratiche che generano sprechi e corruzione. La recente sentenza della Corte dei conti, che ha accertato un danno erariale ai danni della Asl FR di 41 milioni di euro da parte di una struttura privata e convenzionata per gli anni finanziari 2007-2009, ne è la più recente testimonianza.
Per risolvere questa drammatica situazione, comune a tutto il Lazio, e per invertirne la tendenza, i cittadini vengono chiamati quotidianamente al sacrificio con l’aumento delle tasse e il ridimensionamento dei servizi pubblici. Per chiedere sempre nuovi sacrifici, però, la politica dovrebbe reciprocamente mostrare sempre più il volto dell’efficienza e della massima integrità morale.
Non possiamo dire che questo stia avvenendo proprio nel Lazio dove Lei, in qualità di Commissario alla sanità, ha nominato come responsabile nella Cabina di regia della sanità, quell’organismo che deve effettuare i tagli di posti letto e servizi sanitari, un personaggio attualmente imputato in un processo per truffa aggravata e indagato dalla Corte dei conti per l’utilizzo di 270 mila euro di fondi regionali.
