COMUNICATO STAMPA DEL GIORNO 25 luglio 2018
La morte di Anna Maria Ascenzi non è soltanto un dramma familiare terribile e assurdo, ma un lutto che getta nello sconforto e nell’inquietudine l’ intera comunità cittadina. Quello che non doveva in alcun modo accadere, l’ impossibilità di ricevere il soccorso urgente per salvare una vita umana, dopo un incidente drammaticamente banale, è accaduto.
Poteva toccare ad ognuno di noi, perché ognuno di noi si troverebbe nella stessa identica situazione se si presentasse una situazione di Urgenza /Emergenza , perché la nostra città è stata privata, oltre che del Pronto Soccorso, anche del Punto di Primo Intervento!
Non si può accettare la morte di Anna Maria come una fatalità. Non lo è stata.
E’ stata la conseguenza di decisioni politiche e amministrative studiate a tavolino e messe in atto con indifferenza e disprezzo delle persone.
Così commenta il 19 luglio l’ Ufficio Stampa della Asl : “A proposito dell’episodio che nella giornata odierna ha colpito, purtroppo, una signora di Anagni, la Direzione Strategica della Asl di Frosinone desidera anzitutto esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia”
La morte di Anna Maria Ascenzi è liquidata come un malaugurato “ episodio”, quando invece si dovrebbe intervenire immediatamente per riaprire un Pronto Soccorso, attrezzato ed efficiente, per escludere definitivamente la possibilità del ripetersi di simili tragedie e non diffondere, invece, dichiarazioni tranquillizzanti sulle equivalenti professionalità tra medici PPI e PAT.
Risulta difficile per una popolazione che ha usufruito per oltre cento anni di un ospedale efficiente come quello di Anagni, esserne privati completamente. Risulta difficile perfino alla ASL che ancora lo riporta con tutti i suoi servizi e reparti di degenza , P.S. compreso, sul suo sito internet ufficiale: http://www.asl.fr.it/strutture/presidi-ospedalieri/anagni-ospedale-civile . A nulla sono valse le continue segnalazioni fatte da noi in questi ultimi anni. Come al solito sono state date risposte superficiali se non evasive sui reali motivi del disservizio.
Il comitato Salviamo l’ Ospedale di Anagni non può accontentarsi delle espressioni di partecipazione e di indignazione e chiede ai rappresentanti istituzionali di assumersi la responsabilità politica per questa morte.
Macchitella, D’Amato, Zingaretti dovete dimettervi!
All’ amministrazione di Anagni si chiede di presentare formale denuncia in sede penale.
Ai cittadini, a tutti i comitati e le Associazioni, ai partiti politici e ai loro rappresentanti territoriali, presenti nelle istituzioni comunali, provinciali, regionali e nazionali rivolgiamo il vivo appello ad essere uniti e a sostenere le iniziative, amministrative, giudiziarie, politiche, necessarie per assicurare ad una popolazione di oltre 80.000 persone la Difesa della Salute di tutti.
Invitiamo tutti a firmare l’appello promosso dai sindaci a ripristinare il Punto di Primo intervento e a partecipare al corteo, organizzato dal Comitato "ADESSO BASTA" che si terrà giovedì 2 agosto p.v. dalle ore 20.30 partendo dall’ex Ospedale di Anagni in via Onorato Capo e che attraverserà il centro storico per arrivare nel viale di Regina Margherita, dove interverranno i Sindaci del comprensorio.
Il Comitato Salviamo l’ Ospedale di Anagni
Diritto alla Salute Anagni Viva Comitato Osteria della Fontana Anagni Scuola Futura LegAmbiente Circolo di Anagni Comitato Residenti Colleferro Re.Tu.Va.Sa. Comitato S. Bartolomeo Comitato Ponte del Papa.
Anagni, 25 luglio 2018